Skip to content

POOJA, SIR

Venezia 81
In concorso Sezione Orizzonti
Regia: Deepak Rauniyar
Durata: 118’

Lingua: Nepalese, Maithili, Hindī

Paesi: Nepal, USA, Norvegia
Interpreti: Asha Magrati, Nikita Chandak, Dayahang Rai, Reecha Sharma, Bijay Baral, Gaumaya Gurung, Aarti Mandal, Ghanashyam Mishra, Prameshwar Kumar Jha, Pashupati

Ðue ragazzi vengono rapiti in una città di confine in Nepal e l’ispettrice Pooja viene inviata da Katmandu per risolvere il caso. Al suo arrivo, però, i crescenti disordini politici e le violente proteste la fanno deviare dal suo percorso, costringendola a chiedere l’aiuto di Mamata, un’agente di polizia locale di etnia madhesi. Il film è ispirato a eventi reali accaduti nel Nepal meridionale durante le proteste razziali del 2015.
Pooja, Sir (2024) - Awards - IMDb
Il regista nepalese di etnia madhesi è cresciuto in un ambiente in cui, a causa del colore della pelle, è stato ripetutamente accusato di essere entrato di nascosto in Nepal e spesso braccato dalla polizia.  Di recente, in seguito alla guerra civile e all’introduzione di una nuova costituzione, centinaia di migliaia di madhesi di pelle scura sono scesi in piazza, chiedendo uguali diritti rispetto alla popolazione di pelle più chiara. La risposta del governo è stata quella di reprimere le proteste, causando la morte di oltre cento persone. Pooja, Sir si svolge ai nostri giorni in una città di confine tra Nepal e India ed è ispirato a un fatto reale e serve al regista per parlare di discriminazioni sociali e di genere.
Pooja, Sir (2024) | MUBI
La scelta del regista di usare il genere poliziesco per  raccontare questa storia consente al pubblico di esplorare il lato oscuro della comunità madhesi attraverso gli occhi di una detective di pelle chiara e di rimanere molto coinvolto dalla vicenda. Il cinema ancora una volta ci aiuta a riflettere sulle discriminazioni non solo
nepalesi ma  universali. Un cast di bravi attori e momenti di tensione ben costruiti danno ulteriore pregio a  una pellicola da vedere.
Maria Serena PAsinetti

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.