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La fossa delle Marianne

Regia di Eileen Byrne.

con Luna Wedler, Edgar Selge, Willie Vonnemann, Martin Abram, Anna Stieblich.

Paula (Luna Wedler), una giovane ragazza, è tormentata da un incubo ricorrente: è immersa nel profondo del  mare con un bambino che, come lei, cerca di riemergere dall’acqua. Paula ha recentemente perso il suo fratellino, annegato nel mare di Trieste.

Un giorno, mentre visita il cimitero per rendere omaggio al fratellino, la ragazza incontra un uomo anziano, Helmut (Edgar Selge) che sta cercando di trafugare l’urna della moglie defunta, per riportarla in Italia.

La Fossa delle Marianne - Film (2024)

Paula aiuta Helmut nell’impresa e insieme cominciano un rocambolesco viaggio verso l’Italia con un camper fatiscente accompagnati solo dal fedele cane di Helmut, Judy.

La regista lussemburghese Eileen Byrne, al suo esordio, esplora una tematica molto trattata al cinema  e non solo: il dolore del lutto, il senso di colpa e la loro elaborazione, tuttavia il tentativo di narrare tali contenuti non riesce completamente.

Da una parte, la regista cerca una modalità che non sia sempre eccessivamente dolorosa nel descrivere fatti, ricordi dei due; nel tentativo di togliere drammaticità ad alcune situazioni, manca però l’ironia necessaria a dar loro “leggerezza”.

La fossa delle Marianne: Alla scoperta delle profondità dell’anima – Il ...

Dall’altra parte, il modo per raccontare la storia è quello dell’on the road, abbastanza scontato: due personaggi molto diversi che si incontrano, si lasciano e si riprendono, racconti dolorosi al seguito, un cane fedele, lui che diventa per lei una figura paterna e lei la figlia e via dicendo. Per non parlare del finale del film, che sappiamo tutti come sarebbe terminato.

Non bastano a risollevare il film delle bellissime immagini del Trentino Alto Adige e l’interpretazione dignitosa dei due personaggi, alla pellicola manca una parte determinante:  il sentire e l’empatia con i personaggi, nessuna sorpresa a tener desta l’attenzione e nessuna commozione, tranne qualche lacrimuccia di circostanza.

Maria Serena Pasinetti

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.