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AA.VV. LEONARDO DA VINCI

Le tavole dell’ultima cena Prefazione di Angelo Stella Introduzione di Guido Paglia Collana: Fuori collana Pagine: 124 Volume interamente a colori stampato su carta patinata opaca, legatura filo refe Formato: 21×28,5 cm ISBN: 9788879846417

Casa del Manzoni 22 Maggio ore 17,30

Via Gerolamo Morone 1 Milano, in mostra dal 22 Maggio al 5 Luglio 2019

La storia del volume la Collection des Têtes, pubblicato a Parigi nel 1808 è, allo stato attuale degli studi, circondata da mistero. La sua genesi è totalmente sconosciuta. È plausibile supporre un guizzo dell’Imperatore Napoleone Bonaparte (incoronato Re d’Italia proprio a Milano nel 1805), desideroso di disporre di un volume con le stampe del Cenacolo vinciano. Oppure, ipotizzare che sia frutto di un lampo di genio da parte di André Duterte, l’artista sublime che seppe cogliere con le sue incisioni l’anima del grande Leonardo.

Di questo volume esistono allo stato attuale delle ricerche pochissime copie (ne risultano solo cinque al mondo), e tutte custodite in biblioteche pubbliche di grande prestigio. Nel corso dei secoli nessuno prima di Dutertre aveva mai dedicato un volume allo studio o alla rappresentazione dell’Ultima Cena. Il primo libro dedicato al Cenacolo fu scritto dal “milanese” Giuseppe Bossi nel 1810 (Del Cenacolo di Leonardo da Vinci: libri quattro), due anni dopo la pubblicazione del volume di Dutertre e, cosa incredibile, in esso non è presente alcuna menzione all’opera del grande incisore francese. La “Regina d’Olanda” a cui viene dedicato il prezioso volume, è Hortense Eugénie Cécile de Beauharnais, figlia della prima moglie di Napoleone, Joséphine, sposa in seconde nozze del fratello del Bonaparte, Luigi, re d’Olanda e madre del futuro imperatore Napoleone III. Il contenuto del volume si articola in quattordici tavole, raffiguranti Gesù Cristo, i dodici apostoli e Leonardo da Vinci medesimo, corredate da una biografia del maestro.

Appare sin da subito evidente che le meravigliose illustrazioni del volume delle Têtes di Duterte condividono lo stile che caratterizza l’incisione tra fine Settecento e inizio Ottocento, quando la necessità di ritorno al modello, dettata dal Neoclassicismo, e il metodo di studio dell’arte del passato portano a una riscoperta della tecnica, soprattutto del bulino, risorta nel segno dell’ineccepibilità formale e aderenza fedelissima al prototipo. Il virtuosismo a cui si spingono spesso gli esiti di questa ricerca viene rappresentato alla perfezione dall’opera di Dutertre.

La delicatezza del chiaroscuro, gli effetti pittorici ottenuti grazie al sapiente utilizzo degli strumenti, l’aderenza alla realtà del soggetto, la cura maniacale per i dettagli più minuti, hanno il fine di restituire non già solo l’aspetto formale immediato del Cenacolo di Leonardo, ma le stesse caratteristiche intime, materiche, tangibili, dell’opera, evocando in modo sublime gli effetti di tono, luminosità, resa plastica, e le peculiarità stesse della tecnica ad affresco, in un gioco continuo di evocazioni e suggestioni, ammaliando il lettore come solo chi abbia compreso a fondo la lezione del maestro potrebbe fare.

Comunicato stampa Casa  del Manzoni

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.