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GLI SPAZI DEL NOVECENTO

Il paesaggio architettonico nel cinema visto attraverso la “finestra” di montaggio.

Con la prefazione di Paolo Conte, il libro antologico del regista, produttore cinematografico italiano Giuseppe Varlotta.

Mario Monicelli

Nel 2007 produce e dirige il suo primo lungometraggio dal titolo Zoè. Il film, riconosciuto Film d’Essai dal Ministero dei Beni Culturali, viene presentato al Giffoni Film Festival del 2008 e viene premiato al Salento International Film Festival 2008 (Migliore Attrice Protagonista), al MIFF Milano International Film Festival 2009 (Miglior Montaggio – 2009), al Terra di Siena Film Festival 2009 (Premio della Critica “Music Feel”), al Brasov International Film Festival 2012 (Migliori Costumi), al Busseto Music Film Festival 2012 (Migliore Colonna Sonora), al Festival Internazionale Storie nella Storia (Migliore Regia, Migliore Attore Protagonista, Migliore Attrice non Protagonista).

Nel 2017 Oltre la nebbia – Il mistero di Rainer Merz, il suo secondo lungometraggio, viene presentato al Rome independent film festival, e nello stesso anno il protagonista Pippo Delbono riceve due premi per la sua performance nel film, rispettivamente all’Asti Film Festival e a Capri Hollywood.

In che modo lo spazio contamina l’architettura cinematografica?

Nasce da questa riflessione il progetto “Gli spazi del novecento”: un’attenta ricerca sulle sequenze di montaggio attraverso la rassegna di alcuni capolavori cinematografici come “La Grande Guerra” e “Allora Mambo”.

Giuseppe Varlotta analizza i movimenti della macchina da presa mettendo in luce l’importanza di elementi architettonici come la finestra, che diventa veicolo di emozioni profonde e diverse e il paesaggio valutato anche sotto l’aspetto tecnico delle luci e del montaggio.

La tesi è supportata da interviste esplicative a maestri del cinema quali Mario Monicelli, Suso Cecchi D’Amico, Giorgio Arlorio e Lucio Pellegrini che discorrono sull’apporto spaziale dato dall’architettura al cinema fin dai suoi esordi, costituendo talvolta la sintassi del film e trasformandosi così in una vera e propria attrice.

Disponibile dal 26 luglio 2019

Edito da  L’Erudita

Giulio Perrone Editore srl

Giovanni De Santis


autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.