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REFLECTION IN A DEAD DIAMOND

Regia: BRUNO FORZANI E HÉLÈNE CATTET

con: FABIO TESTI, KOEN DE BOUW, YANNICK RENIER, MARIA DE MEDEIROS

Reflection in a Dead Diamond | 2025 Tribeca Festival | TribecaJohn Diman (Fabio Testi) è un ex agente segreto settantenne che vive in un lussuoso hotel sulla Costa Azzurra. La misteriosa scomparsa della vicina di stanza riaccende in lui i fantasmi e le glorie del passato, costringendolo a confrontarsi con vecchi nemici e vecchie amanti e con la propria identità ormai sfumata tra ricordi, rimpianti e paranoia.

Muovendosi tra presente e passato con un montaggio ellittico e continui flashback, il film immerge il pubblico nella mente frammentata del protagonista facendogli rivivere quelle esperienze sfaccettate come, appunto, dei diamanti.

Il lavoro di Bruno Forzani e Hélène Cattet è un grande tributo al cinema pulp, noir, all’horror psicologico e un po’ splatter di Lucio Fulci (non per niente una delle colonne sonore è proprio La Lucertola) e, ovviamente, alla saga di 007 e Diabolik. Tante citazioni ma anche moltissima ironia, soprattutto nella rappresentazione del protagonista che, come vuole la tradizione dei film di spionaggio, è un gentleman pronto a corteggiare tutte le femmes fatales che incontra ma allo stesso tempo non si tira indietro davanti alle violenze più efferate, spesso nei loro confronti, rasentando in questo modo il ridicolo e la credibilità, soprattutto perché viviamo le sue esperienze sempre attraverso i ricordi di un ultra settantenne tra narrazione interiore e rappresentazione metacinematografica.

Reflection in a dead diamond è un racconto allucinante e allucinato che con i suoi salti temporali e continui spostamenti tra dimensione onirica e reale riesce proprio nell’intento di far sentire lo spettatore un po’ confuso, proprio come il suo protagonista.

Presentato alla 75° Berlinale, il film sarà distribuito da Lucky Red nelle sale dal 3 luglio.

 

 

 

Francesca De Santis

 

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.