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UNA NOTTE DI 12 ANNI

Regia di Álvaro Brechner. 

Un film con Antonio de la Torre, Chino Darín, Alfonso Tort, Soledad Villamil, Sílvia Pérez Cruz.

I giorni della memoria non sono riferiti principalmente all’olocausto (tragedia immane), generata da una forma di pazzia collettiva ma anche da fatti raccontati da esperienze vissute e raccontate come vedremo al cinema in questo film: nude e crude.

Quando la democrazia viene sottomessa da un regime militare diventa dittatura e questa viene combattuta dal popolo come fecero i “Tupamaro” in Uruguay.

Come fare per sconfiggere il popolo se non lo si può sopprimere??! Li si conduce alla pazzia rinchiudendoli in celle anguste strappandoli ai loro cari e ai loro ideali, questo è leitmotiv del film.

Ma proprio questi sentimenti non potranno essere cancellati dal loro cuore, le figure femminili intraprese dalla moglie, dalle figlie e soprattutto da una figura che non si può sconfiggere con la repressione la “Mamma”, saranno le ragioni che porteranno i protagonisti a vincere la battaglia, ìmpari.

Una Notte di 12 anni “racchiude tutto questo, di come sono riusciti a sopravvivere per più di un decennio, in celle improponibili  ai limiti della sopravvivenza, conservando volontà e determinazione.

Un passaggio curioso ma significativo il regista lo racconta in maniera quasi divertente, facendo capire come l’esercito sia un corpo con tanti muscoli e poco cervello: un prigioniero viene accompagnato al bagno per i propri bisogni e per poterlo far espletare legato con le manette ad un palo, vengono chiamati dal soldato prima il sergente, suo superiore diretto, fino al comandante perché nessuno sapeva prendere delle decisioni che non gli erano state chiarite prima….bastava legare le manette in un’altra posizione.

Il film è basato su testimonianze dirette, tre figure note dell’Uruguay contemporaneo che divennero in seguito: il Presidente della Nazione, un poeta e drammaturgo e un Ministro della Difesa.

Al cinema dal 10 Gennaio

Giovanni De Santis

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.