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Upside Down

Uscirà nelle sale italiane giovedì 21 ottobre Upside Down, il nuovo lungometraggio di Luca Tornatore. È la storia di Paolo, un ragazzo Down, dei suoi sforzi per sovvertire i pregiudizi, dell’allenamento per il suo primo incontro di boxe amatoriale. Il film è ispirato a una storia vera.

Nel ruolo del protagonista, l’attore e atleta Gabriele Di Bello, 26 anni, originario di Tivoli, approdato in tv e ora al cinema dal mondo dello sport e della danza. Campione di nuoto, con particolare abilità nei 50 metri stile libero e nei 50 metri delfino, nel 2019 ha rappresentato l’Italia alle Special Olympics di Abu Dhabi, vincendo la medaglia di bronzo. Bravissimo ballerino di hip hop e abile giocatore di bowling, è stato tra i protagonisti della fiction di Rai Uno “Ognuno è perfetto” e della docufiction di Rai Tre “Hotel 6 stelle”.

Nel cast, gli attori Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano, che interpretano i genitori di Paolo, Veronica e Lorenzo; l’attore Antonio Zavatteri, nel personaggio guida del maestro di boxe, visto di recente nel ruolo di Arrigo Sacchi nel film “Il Divin Codino”; nel cameo di ex allenatore e memoria storica della palestra, Paolo Graziosi, dal debutto negli Anni Sessanta ne “Gli Arcangeli” di Enzo Battaglia e in “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli, tra i grandi protagonisti del nostro teatro e del nostro cinema.

Paolo (Gabriele Di Bello) vive con i genitori e lavora in un ristorante. In una palestra dove segue un corso di ginnastica posturale conosce Armando (Antonio Zavatteri), maestro di pugilato. Paolo assiste agli allenamenti di Armando e pian piano nasce in lui il desiderio di mettersi alla prova in questo sport. La scelta è supportata con entusiasmo dalla madre Veronica (Donatella Finocchiaro) ma è oggetto di contrasto con il padre Lorenzo (Fabio Troiano), da sempre insicuro su come rapportarsi con il figlio. Armando, che ha sempre presente i limiti di Paolo, non prova mai a trascenderli, riuscendo alla fine a portarlo al tanto agognato incontro d’esordio.

La Direzione

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.