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10 GIORNI CON I SUOI

Dopo Dieci giorni senza mamma e Dieci giorni con Babbo Natale tornano le avventure della famiglia Rovelli

con la FAMIGLIA ROVELLI: Fabio De Luigi e Valentina Lodovini, Angelica Elli, Bianca Usai, Matteo Castellucci

e la nuova FAMIGLIA PARADISO: Dino Abbrescia, Giulia Bevilacqua, Gabriele Pizzurro, Leone Cardaci

soggetto e sceneggiatura di GIOVANNI BOGNETTI e ALESSANDRO GENOVESI,  prodotto da IGINIO STRAFFI, ALESSANDRO USAI per Colorado Film (società del Gruppo Rainbow)

una produzione COLORADO FILM in associazione con MEDUSA FILM in collaborazione con PRIME VIDEO

Durata: 98’

Dopo i primi due film “Dieci giorni senza mamma” e “Dieci giorni con Babbo Natale” tornano le avventure della famiglia Rovelli, stavolta in partenza per la Puglia, dove la figlia maggiore Camilla (Angelica Elli) si trasferirà per frequentare l’università col suo fidanzato Antonio (Gabriele Pizzurro). Carlo (Fabio De Luigi) però non è ancora pronto a lasciar andare la sua primogenita, soprattutto per affidarla alle mani di quel ragazzo di cui non si fida per niente… Così, arrivati alla masseria della famiglia Paradiso, non perde occasione per rendersi un ospite poco gradito. Tra furti, bugie, fughe d’amore e moltissimi equivoci , i Rovelli e i Paradiso capiranno che, nonostante differenze e incomprensioni, sono ormai un’unica grande famiglia.

Il rimpianto di una commedia all’italiana che non c’è più nel nostro cinema causato da scritture colme di stereotipi si ripresenta  anche in questa pellicola.

Puntualmente si riapre l’interrogativo se non ci sono cose da raccontare o se manca chi le racconta.

Sono forse vere entrambe le cose. Il peggio poi si presenta in questa pellicola dove situazioni banali vengono imbevute da tentativi di ‘modernizzazione’ ( vedi i discorsi al femminile o sulla maternità).

In conclusione, con la solita retorica made in Italy ci viene ripresentata un’altra puntata di una saga che ha un pubblico fedele che forse meriterebbe un prodotto meno banale.

Al cinema dal 23 gennaio

Maria Serena Pasinetti

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.