Skip to content

Gabriele La Porta

Al mondo ci sono persone dotate di carisma e di forza caratteriale, poche, ed altre di cui non ricordi nulla, tante.

Gabriele era una forza della natura, e proprio la sua natura lo aveva forgiato e lo ha poi ucciso, un mix di esibizionismo, cultura, aggressività, bisogno di affetto e decadentismo.

Chiunque lo abbia conosciuto ha avuto modo di sentire alcuni di questi aspetti e di esserne attratto, anche perché il coinvolgimento era la sua logica lavorativa.

Come Platone anche Gabriele estraeva dalla persona quello che sapevano dare, pensare e inventare, anche se non lo avevano mai fatto. L’arte maieutica gli consentiva di creare gruppi di amanti della cultura, appassionati cantanti e poeti, estrosi artigiani e donne speranzose.

Donne: Gabriele le amava come una volta si amavano, con passionalità e dedizione, con libidine e insofferenza, e loro lo ricambiavano con amore ed isterismo. 

Gabriele resterà nella memoria degli amici che lo hanno visto cadere nel pantano della depressione e sopravviverà nella memoria lavorativa della Rai cui ha dato anima colore e passione, elementi che le mancavano e le mancano soffocati da un diffuso egoismo e da un generico disinteresse verso il mondo.

Gabriele amava il mondo in molte delle sue espressioni e lo interpretava preferibilmente come divulgatore ma poi anche come attore, attore che recita e che partecipa, che racconta e che soffre.

E’ morto soffrendo ma ci ha raccontato tanto.

Michele Lo Foco

autobiography - il ragazzo e il generale

Al cinema dal 4 Aprile

Rakib, un giovane ragazzo indonesiano, diventa assistente di Purna, ex generale del regime in pensione. Quando Purna inizia una campagna elettorale per essere eletto sindaco, Rakib si lega all’uomo, diventato per lui mentore e figura paterna. Un giorno, però, un manifesto elettorale di Purna viene trovato vandalizzato: un gesto che avrà conseguenze inimmaginabili per entrambi.
Con un ritratto intimo di due generazioni che vivono sotto lo stesso tetto, il regista Makbul Mubarak ripercorre un doloroso periodo storico della sua nazione con un thriller intenso, che presenta forti risonanze con la contemporaneità ed una forte universalità del tema della lealtà e della vicinanza al potere.

i film per non dimenticare

27 Gennaio 2024

In occasione del Giorno della Memoria (27 gennaio) ci sembra opportuno segnalarvi una selezione di film nel nostro catalogo che sono stati fondamentali nel racconto di ciò che è successo durante gli anni della dittatura nazista: dai film di propaganda ai documentari, dalle prime opere realizzate nella Germania Est al cinema hollywoodiano, per conoscere il ruolo fondamentale della settima arte nella storia, nonché importante strumento di conoscenza. 

Nelle sezione “Guerra” sul nostro sito potrete quindi trovare capolavori come “I figli di Hitler”, un’aspra critica del regista Edward Dmytryk sull’educazione hitleriana, al vincitore del Festival di Locarno “Rotation” e il film perduto della propaganda nazista “Das Ghetto”.

Le muse impenitenti

L’associazione e compagnia teatrale le Muse Impenitenti, Marinetta Martucci e Arianna Villamaina, due attrici potentine, tornano a calcare il palcoscenico con una nuova esilarante ed originalissima commedia: Come lo zucchero per il caffè – ‘‘O Teatro è ‘o paese d’ ’o vero. Una commedia divertente e con performance di danza fuori le righe, che ci trasporta in un musical vero e proprio per poi allietare il pubblico con una sorpresa golosa. Lo spettacolo è un contenitore di arte a tutti gli effetti ed è un inno alle mille sfaccettature che in essa sopravvivono.