Diretto da Roman Polański
Con:
Fanny Ardant, Mickey Rourke, Fortunato Cerlino, Luca Barbareschi, Joaquim de Almeida, Sydne Rome.
Con un budget da 17 milioni di euro (faccio notare che è il primo film in cui la Francia non finanzia neanche un centesimo: problemi per la sceneggiatura o guai giudiziari di Roman Polanski?) sono riusciti a produrre un ottimo cinepanettone dove il leitmotiv si fonda su doppi sensi, equivoci, cliché e tutto quello che ci si potrebbe aspettare da quel genere di film, destinato appunto ad un pubblico popolare.
Ma si poteva pretendere anche qualcosa di più da una commedia dove alla fine i dialoghi (punto focale per ogni genere) strappano la risata come una banalissima pellicola demenziale, facendola tranquillamente rientrare nel così detto genere trash.
Anche il finale, senza spoilerare ne è l’emblema.
E dire che Polanski aveva esordito con il primo film “Il coltello nell’acqua” nel 1962 ottenendo la candidatura al premio Oscar al miglior film straniero.
Il film è stato presentato in anteprima alla 80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia fuori concorso. Ecco appunto.
Giovanni De Santis